A margine dell’intervento di Ringhio pare che costui avrebbe confermato che si potrà accedere alla professione con il diploma del C.A.T. ancora per molti anni, contrariamente alla scelta che hanno fatto i periti.
I nostri lettori ricorderanno che nel settembre scorso abbiamo svelato, in più puntate e con supporto di documentazione, come la posizione ufficiale in sede ministeriale della categoria fosse, per bocca di Ringhio, esattamente l’opposto di quella che ha sbandierato ai delegati.
Gli articoli:
4/9/2014 (Senza parole!)
7/9/2014 (Senza parole bis)
9/9/2014 (Senza parole – seconda puntata)
16/9/2014 (Senza parole – terza puntata)
Dopo il nostro scoop pare che alcuni sodali di Ringhio gli abbiano chiesto ragione di quell’alzata d’ingegno, spiegandogli che si trattava di una tesi suicida, di una vera e propria follia!
Pare anche che un po’ di presidenti, fra cui diversi che – convinti o comprati – l’hanno votato, gli abbiano chiesto allarmati cosa diavolo avesse in testa.
Ringhio si è convinto, ma per giustificare il dietrofront ha fatto scrivere al ministero che non l’avevano capito bene, che lui intendeva dire tutt’altre cose; in poche parole ha lasciato credere che il funzionario del ministero verbalizzante (che non è un impiegatuccio) aveva equivocato, non aveva capito.
Naturalmente tutti i presenti, e non solo, sanno bene come stiano veramente le cose: e così la categoria si è fatta un altro amico al ministero!
Com’era quel modo di dire? la faccia, come… come… come cosa?