La farsa continua: Paperino ha scritto ai presidenti che si riconoscono in Geometriè dimostrando, alla vigilia del 13 dicembre, a che livello è giunta la sua disperazione.
Ecco l’esordio della lettera, presa da Facebook:
Come al solito, la comunicazione sembra opera di ciccio-di-nonna-papera, altrimenti non si spiegherebbe perché la missiva sia inviata p.c. al ‘Consiglio di amministrazione del CNGeGL’ cioè al ‘Consiglio di amministrazione del Consiglio Nazionale Geometri e G.L.’, organo che notoriamente non esiste.
Dice: ma stai a guardà ‘r capello? eh sì: perché dalla imprecisione anche formale si può rilevare lo stato di confusione e di agitazione di chi scrive (e del livello della gente che ha intorno).
L’esordio è chiarissimo: ma perché voi presidenti non vi fate i cazzi vostri?
E’ veramente curioso che Paperino, dopo essersi fatto i cazzi di tutti quanti con una spregiudicata campagna acquisti in occasione delle elezioni del CNGeGL, ora faccia la predica ai presidenti; evidentemente crede – come in un delirio di onnipotenza – di poter fare, lui e solo lui, quel che più gli aggrada e quindi impartire lezioni a tutti.
Forse gli è sfuggito che i presidenti gli hanno scritto per esprimere la preoccupazione e lo sconcerto degli iscritti di fronte alle ultime iniziative della Cassa; e forse gli è anche sfuggito che questa situazione esiste anche in tanti altri Collegi, ben più numerosi di quelli che hanno scritto.
Iniziative così condivise e così vantaggiose per la categoria che ben 70 delegati su 148 presenti allo scorso comitato hanno rifiutato di approvarle: allora, di che sta cianciando Diego Buono?
I punti, com’è noto, sono due: l’aumento del contributo soggettivo dal 15 al 18% e il riversamento di una parte del contributo integrativo nel montante contributivo individuale; si omette però di dire che questa seconda iniziativa sarebbe entrata in vigore più avanti, e solo se la situazione lo avesse permesso (e ancora stamo a parlà de gnente).
Passiamo quindi a pagina 2
La favola continua dicendo che quel 70% di iscritti che non avranno aggravio dall’aumento del soggettivo (perché sotto soglia) beneficeranno comunque di un aumento del montante contributivo di almeno 329 euro all’anno, mentre l’altro 30% – cioè quello che pagherà – si troverà il montante aumentato di circa 4 euro per ogni euro versato in più ‘incrementando mediamente, in tal modo, le pensioni del 33%‘.
Queste non sono affermazioni false, ma profondamente ingannevoli: ammesso che effettivamente le cose vadano come dice Paperino, i nostri esperti ci dicono che l’aumento del montante contributivo ‘gratuito’, cioè i 329 euro all’anno, attualizzato corrisponderebbe ad un aumento della pensione mensile di poco più di 1 euro! diconsi euro UNO al mese.
Per quanto riguarda i ‘paganti’ invece l’affermazione è ancora più subdola: esaminiamo l’ipotesi di un geometra con un reddito di 30.000 euro, cioè ben superiore alla media; l’aumento dal 15 al 18% del contributo soggettivo equivale a una maggiorazione di 900 euro che corrisponderebbe ad un aumento netto del montante contributivo individuale di circa 2.600 € (3.500 – 900); e quindi ad un aumento della pensione attualizzata di circa 10 euro mensili, diconsi euro DIECI al mese.
Capito? ti pago 900 euro all’anno in più per avere una pensione più alta di 10 euro al mese: un affarone!
Questa è infine pagina 3
dove si finisce di ‘dare i numeri’ nel senso proprio del termine.
Paperino stima che l’aumento del soggettivo porterà 30 milioni nelle casse della Cassa (ah ah) e che destinare parte dell’integrativo a montante contributivo ‘restituirà’ 50 milioni ‘oltre ai “30 milioni di soggettivo versato poiché destinati interamente al montante contributivo…” con un saldo passivo di 50 milioni.
Ma che cazzo sta dicendo? i 30 milioni di soggettivo versati in più è evidente che vanno al montante contributivo, così come tutto il resto del contributo soggettivo, e quindi il saldo passivo per la Cassa non è di 50 milioni come scrive nella riga sotto, ma solo di 50 – 30 = 20 milioni.
Ci chiediamo però perché si debba fare tutto ‘sto bordello per erogare questa miseria (indecente) di maggiorazione quando uno andrà in pensione: al riguardo abbiamo un suggerimento semplice semplice che giriamo alla Cassa gratuitamente (a differenza dei consulenti che sono lautamente compensati).
Lasciate tutto com’è: non aumentate il soggettivo e usate l’integrativo come è stato fino ad ora; la Cassa non si priva di quei venti milioni che potrebbero servirle e si evita di andare in tasca ai soliti paganti.
Sì, perché questo aumento lo pagheranno solo i soliti coglioni onesti, quelli che non si vantano di essere grandi morosi e che credono nel valore positivo della previdenza, e non la subiscono come una ‘intollerabile prevaricazione’ salvo poi, alle soglie della pensione, cominciare a strepitare sul loro diritto a riceverla, e che sia ovviamente adeguata!
Questo argomento ci da l’occasione di chiarire a tutti quanto segue:
ilgeometra su wordpress.com è un piccolo gruppo, variabile e variato nel tempo, di geometri liberi professionisti da sempre e tuttora attivi (e in regola col DURC) orgogliosi di appartenere alla categoria ma indignati per il modo in cui essa viene gestita dagli organi nazionali e anche da molti organi locali;
ilgeometra su wordpress.com ha cominciato con questo blog a diffondere notizie sconosciute ai più – con l’intento di aprire gli occhi ai geometri sulle storture degli organi di governo della categoria – dall’anno 2013, ben prima che nascessero sia Geomobilitati che Geometriè, associazioni con cui non ha rapporti di alcun tipo; non si identifica con correnti di potere passate, presenti o future e non propugna programmi elettorali, assistendo però con favore al sorgere di iniziative di impegno di soggetti nuovi che possano correggere queste storture.
Ciò detto, la parola è ai delegati, che hanno una grande responsabilità ma anche un grande potere: perché avvallare questa miserabile questua che colpirà i soliti onesti anziché approfittarne per mandare a casa tutti questi cialtroni?
Trasformate il 13 dicembre in una occasione di rifondazione.
Siate coraggiosi.
Je so’ pazzo, je so’ pazzo
e vogl’essere chi vogl’io ascite fore d’a casa mia.
Je so’ pazzo je so’ pazzo
c’ho il popolo che mi aspetta
e scusate vado di fretta…
PINO DANIELE r.i.p.