ilgeometra

giugno 5, 2021

L’immenso squallore

Filed under: Uncategorized — ilgeometra @ 6:17 am

Quello che poteva succedere è successo.

Anzi, quello che doveva succedere, nella logica perversa di potere di Paperino & soci.

Con la squallida connivenza dei Delegati, anzi, dei Relegati; relegati al ruolo di pupazzi (o bambocci o fantocci o burattini se preferite).

Riepilogo: il Piemonte designa democraticamente il consigliere che gli compete, ma Paperino decide che Pinìn Gianduja non si tocca, e il perché lo sapete già: per lo squallido capolavoro realizzato durante le ultime elezioni del C. N. Giuggioloni.
Ma il lusinghiero curriculum del piemontesino bello non si ferma qui: anima nera dietro uno dei tanti progetti fallimentari di Napolino, il SIPEM (anacronistica piattaforma costata 2-2,5 milioni), si mise in luce ben presto, ai primi del secolo, quando pare abbia convinto (o comunque appoggiato) il presidente di Torino dell’epoca a far deliberare fior fiore di compensi per i consiglieri del Collegio, di cui il Gianduja era vicepresidente.

Ci ricordano inoltre che in quei tempi lontani il Collegio di Torino era uso esprimere il placet sui candidati a delegati dell’intera regione e in più di un’occasione, quando il Collegio interessato si intestardiva a voler designare il proprio delegato (curioso, eh?) Torino fece eleggere, per quel Collegio, altro più malleabile candidato.

La storia antica però serve a poco: caso mai a ricordare che l’erba cattiva non muore mai.

E veniamo al Sud, dove tre regioni designano democraticamente il consigliere di loro competenza e Paperino, spaventato dell’evenienza di ritrovarsi in CdA soggetti non proni ai suoi voleri, anche in questo caso decide di coartare la libera scelta di tre regioni e designa un candidato pressoché sconosciuto e per ciò stesso inerme sia nei confronti del proprio sponsor sia di Paperino stesso.

I Relegati, in larghissima maggioranza, anche se protetti dal segreto dell’urna non hanno il coraggio di contrastare gli arbitrii del capataz di Posillipo e il misfatto è compiuto.

Fra qualche giorno il quadro sarà completo: Paperino presidente e il Gianduja numero tre (il due pare conti poco).

Nota a margine: i Relegati per un terzo erano di nuova nomina; nuovi di fuori ma vecchi di dentro.

Maggio 24, 2021

Paperino, difensore di chi?

Filed under: Uncategorized — ilgeometra @ 9:47 PM

Ma per chi si sta battendo Paperino?

Uno è il piemontesino bello, per gli amici Pinin Gianduja; famoso per avere modificato il corso del tempo per le votazioni del C.N. Giuggioloni del 2018.

Tutti i dettagli qui; il buon Gianduja decise di convocare le elezioni del Collegio di Torino in prima convocazione il 30 luglio 2018 e in seconda convocazione il 6 novembre 2018, esattamente 100 giorni dopo. Roba da chiodi; però non ci fu nessuno con palle sufficienti per sollevare il problema in sede giudiziaria e il piemontesino bello riuscì nello squallido intento di gestire i voti per il CNG in regime di autoprorogatio prima di essere cacciato a calci in culo dai geometri di Torino, come rettamente subodorava.

Capito per chi Paperino vuole calpestare il libero voto dei Collegi del Piemonte? Indubbiamente per un uomo di statura morale elevata anzi elevatissima, che dico, é…

Paperino, torna! ‘sta casa aspetta a te.

Filed under: Uncategorized — ilgeometra @ 8:01 PM

L’11 agosto 2018 sulla sua pagina Facebook Paperino scriveva una quantità di cose di cui vi agevoliamo il link del commento:

Paperino ‘o guappo: degno di nota l’esordio: sono un semplice iscritto come voi, oggi rivesto il ruolo di presidente del nostro ente di previdenza e tra 3 anni, quando scadrà il mio mandato, tornerò ad essere un iscritto comune.

Paperì, torna! ‘sta casa aspetta a te.

N.B. ‘sta casa non è a Roma, Lungotevere Arnaldo da Brescia.

Paperino go home

Filed under: Uncategorized — ilgeometra @ 4:54 PM

Manchiamo da tempo; ormai i vecchi (i fondatori) hanno lasciato, di fronte allo sfacelo degli organismi di categoria e alla inutilità di qualsiasi azione seria.

Ma cos’hanno combinato? solo guai, con la laurea del geometra – vecchio pallino di Ringhio – che verrà inserita nella normativa senza però avere ottenuto nulla di concreto né sulle competenze né su altro, periodo transitorio compreso; ma c’era da aspettarselo; complimenti a tutti quei presidenti 90gradisti che l’hanno appoggiato, i famosi leccaculisti acrobatici.

L’ultima fesseria porcheria era stata, due anni fa, l’elezione del Consiglio Nazionale Giuggioloni, che con quei componenti aveva ha toccato veramente il fondo.

Ma domani 25 maggio ci sarà un altro atto di una eterna tragicommedia pantomima napoletana: l’elezione del CdA di CIPAG.

CIPAG il cui presidente (Paperino, do you remember?) è ostaggio di diverse, diciamo, situazioni che ha contribuito a creare; altrimenti chi glielo avrebbe fatto fare di dare quegli incarichi per cui ora è sotto schiaffo? a un tale che diverse persone hanno detto di temere, di avere paura, ma paura temere sul serio, non tanto per dire; a quell’altro, quello che scriveva a un ministro una lettera formale e pubblica strizzandogli l’occhietto porcino “siamo emiliani tutti e due, dammi una mano”.
Il secondo è anche quello che, insieme a Paperino, ha fatto decollare il debito contributivo dei grandi e anche dei medi morosi.

Paperino, quello che per far vedere di averlo duro anzi durissimo, dice di avere almeno cento (100) voti su 150, che ha cercato e cerca di mantenere vivo un morto che cammina, l’allegro piemontesino bello?

Paperino, che per sottomettere un altro pezzo del Sud ha cercato di imporgli una emerita sconosciuta in CdA che sarebbe la prima femmina e la terza assoluta a fare quel salto della quaglia riuscito solo agli eletti unti del signore, cioè direttamente in CdA senza passare dal Comitato; (il primo fu Paperino e il secondo Gelatino); risultato: conoscenza ed esperienza previdenziale zero via zero e solo gratitudine canina (con rispetto dei cani).

Paperino, che le sta provando tutte e pare abbia scritto una roba ai ‘reprobi’ del tipo VI CHIEDO DI NON VOTARMI perché ho paura di pigliare la scabbia se vi sto troppo vicino.

Ma guarda, non sarebbe una cattiva idea: in CdA sono 11, facciamo finta che i due proposti fermamente uno dal NordOvest e l’altro dal Sud siano eletti; in CdA c’è un po’ di gente che dell’autoritarismo e della opacità di Paperino si è già rotta i coglioni e sono, a quanto si dice, ben più di quei 4 che sommati ai 2 farebbero già 6 a 5; poi qualcuno pronto a correre in aiuto del vincitore si trova sempre, no?

E pensare che qualche furbone vorrebbe fare votare scheda bianca, facendo così un regalone a Paperino!

marzo 13, 2019

Una bella giornata scatologica

Filed under: Uncategorized — ilgeometra @ 4:05 PM

Insediato il nuovo CNGeGL.

Poche, pochissime, praticamente nulle le speranze sul futuro della categoria.

Non si ricorda a memoria d’uomo una tal miseria intellettuale nei componenti.

Preponderanza di marionette manovrate dal lungotevere.

E, mi raccomando, attenti alle polizze RC!

Che squallore!

febbraio 19, 2019

Mistero!

Filed under: Uncategorized — ilgeometra @ 4:20 PM

Nelle ultime settimane abbiamo avuto problemi ad accedere al blog, non è ancora chiaro per quale motivo (non abbiamo però mai pensato che avessero tentato di hackerarci, ci vuole della fantasia per pensare una cosa del genere e i soggetti delle nostre critiche fantasia non ne hanno per nulla).

Poi il problema, com’era insorto, è sparito: poco male perché in questo periodo non c’è proprio nulla da raccontare: come puoi raccontare il vuoto, dove le uniche cose “degne di nota” (si fa per ridere) sono gli affannosi tentativi di Ringhio di mantenere la cadrega?

Cambiando discorso:

Tangenti Enpapi: in arresto presidente e direttore generale

di J.B. 19 Febbraio 2019

La Guardia di finanza ha arrestato cinque persone per corruzione: il presidente e il direttore generale dell’Enpapi, Ente nazionale previdenza e assistenza della professione infermieristica, un imprenditore, un avvocato e un commercialista. Questi ultimi avrebbero corrisposto ai vertici Enpapi tangenti in ambio di vantaggi economici, in particolare sotto forma di incarichi di consulenza conferiti dalle società di gestione dei fondi in cui l’Ente previdenziale ha investito, per un totale di 50 milioni di euro in compensi dal 2012.

Oltre agli arresti, è in corso in tutta Italia, una serie di perquisizioni presso studi professionali e aziende interessati dalla vicenda. La Guardia di Finanza sta procedendo, parallelamente, al sequestro di somme di denaro, beni mobili e immobili per un importo di circa 350 mila euro.

Barbara Mangiacavalli, presidente di Fnopi, Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche, ha commentato: “Apprendiamo con stupore dell’arresto dei vertici dell’Enpapi, l’ente di previdenza degli infermieri. I percorsi ordinistici e previdenziali sono ovviamente strade separate, ma ci auguriamo che questa vicenda non incida sulla gestione previdenziale degli oltre 60mila infermieri iscritti all’ente di previdenza in quanto liberi professionisti puri o con prestazioni casuali”.

gennaio 11, 2019

Oltre la sostenibilità… il baratro

Filed under: Uncategorized — ilgeometra @ 10:12 am

Ieri prima gita romana del 2019: quali le novità?

Geometriè si è presentata, al netto delle emozioni da prima volta, con tre interventi corretti e calibrati, però in diversi passaggi troppo tecnici per essere assimilati dal folto uditorio; uditorio a cui in realtà non interessa – nella maggioranza – proprio nulla di quello che viene detto; da qui a sperare che possano in futuro svolgere un ruolo costruttivo però ce ne corre; l’inerzia dei poltronisti e dei leccaculisti (acrobatici o azzoppati) è veramente troppa.

E’ emerso chiaramente – Paperino dixit –  quanto già si sussurrava, e cioè che la legge-truffa votata il 13 dicembre scorso, cioè l’aumento del contributo soggettivo in cambio di un futuro e quantomai ipotetico – campa cavallo! – aumento di pensione di 1 euro al mese per gli straccioni e di 10 euro al mese per i becchi e bastonati, era in realtà una squallida menzogna, trattandosi di un espediente per mettere in sicurezza i conti della Cassa, cioè poter rientrare nei parametri di legge e ritardare il commissariamento.

E Ringhio? Le solite chiacchiere, da cui però si desume la convinzione, intima e/o scaramaticamente ostentata, di poter essere il Presidente del prossimo Consiglio Nazionale Giuggioloni; a tal riguardo è degna di nota l’esplicita sottomissione ai voleri di Paperino, probabilmente del tutto tardiva.

Programmi concreti per il futuro? non pervenuti, salvo l’inutile LP3 che contribuirà ad affossare la categoria.

 

 

 

dicembre 19, 2018

Lega Sud, Leopold von Sacher-Masoch, Tafazzi e la congrega dei minus habentes

Filed under: Uncategorized — ilgeometra @ 8:06 PM

Abbiamo assemblato alcuni interventi dei nostri contributori, naturalmente mettendoci qualcosa: titolo e commenti sono tutti opera nostra.

E’ risaputo che dopo una frenetica campagna acquisti Paperino ha portato a casa il risultato che voleva: altro che piagnucolare! blandire e minacciare funziona sempre (in altri termini: carota e bastone).

120 favorevoli, 23 contrari, 3 astenuti; sembra un risultato notevole ed in un certo senso lo è: fosse andata come si stava profilando in un certo momento, Paperino & soci avrebbero dovuto fare le valige e quindi questa è, per il CdI (Consiglio degli Incapaci) una grande vittoria.

Vittoria di Pirro però, perché distrugge definitivamente l’equilibrio faticosamente costruito nei decenni precedenti, in cui l’impegno ed il senso di responsabilità dei delegati avevano consentito, con la necessità di adeguare la contribuzione, di ripartirne equamente l’impegno fra tutte le componenti categoriali. (sai cosa gliene frega al CdI).

Ciò era stato raggiunto, dopo lunghe, approfondite e sfiancanti discussioni, alternando gli aumenti della percentuale del contributo soggettivo con gli aumenti del contributo minimo.

Questa procedura aveva lo scopo di contemperare l’aumento della percentuale, che colpisce sostanzialmente i redditi medio-alti, con l’aumento del contributo minimo, che incide maggiormente sui redditi bassi (in quanto quelli medio-alti sono sempre al di sopra).

Ma perché, oltre a blandizie e minacce, i delegati hanno approvato questo provvedimento in sostanza autolesionistico? (avete presente Tafazzi?)

Per capirlo è utile esaminare il quadro dei votanti contrari e astenuti: questi ultimi però all’atto pratico è come se fossero contrari.

  • LOMBARDIA 2
  • PIEMONTE 2+1a
  • TOSCANA 7
  • LIGURIA 3
  • EMILIA-ROMAGNA 4
  • VENETO 1
  • UMBRIA 3
  • LAZIO 1a
  • SICILIA 1+1a

Si rileva subito che secondo la tradizionale ripartizione geografica il Nord ha espresso 13 voti, il Centro 11, il Sud 2.

Se però consideriamo che la Toscana, com’è noto, dal punto di vista economico è molto più omogenea alle regioni del Nord che a quelle del Centro, vediamo che almeno 20 voti contrari su 26 provengono dal Nord allargato, cioè dall’area che per la quasi totalità, esprimendo redditi più alti del Centro e del Sud, sopporterà l’onere dell’aumento del contributo dal 15 al 18%. (non era così difficile da capire, ma solo 23 hanno avuto huevos)

In poche parole quella che nell’articolo precedente abbiamo definito l’elemosina, cioè l’aumento ipotetico di 1 euro al mese di pensione (campa cavallo!), sarà pagato – alla quasi totalità degli iscritti del Sud, prevalentemente attestati sotto il reddito minimo o negli immediati dintorni di esso – dagli iscritti del Nord!

A questo punto si capisce perché i delegati del Sud abbiano votato a favore: la stragrande maggioranza dei loro iscritti non sarà toccata dall’aumento e forse potrebbe trarne un ben misero vantaggio (risum teneatis); la cosa è anche confermata da una lettera diffusa sul web in cui un delegato siculo – senza alcuna vergogna – giustifica il suo voto con la stessa sostanziale motivazione.

Incomprensibile è invece perché la stragrande maggioranza dei delegati del Nord abbia votato anch’essa a favore, conscia che l’inusitato aumento avrebbe pesantemente gravato sulla maggioranza dei propri iscritti, senza che ad esso corrispondesse un vantaggio concreto (un ipotetico aumento di 10 euro al mese della futura pensione è una presa per i fondelli).

Avere infranto il patto Nord-Sud a suo tempo stipulato – con sacrifici – da ambo le parti per tentare di mantenere in equilibrio i conti della Cassa è un atto insensato e cinico ed eticamente ripugnante. (aridaje: sai che gliene frega al CdI)

E ricordiamolo: tutto questo non servirà a nulla con crediti per contributi non riscossi che veleggiano verso il miliardo di euro.

Cuntènt Carugati?

dicembre 12, 2018

Je so’ pazzo…

Filed under: Uncategorized — ilgeometra @ 11:10 am

La farsa continua: Paperino ha scritto ai presidenti che si riconoscono in Geometriè dimostrando, alla vigilia del 13 dicembre, a che livello è giunta la sua disperazione.

Ecco l’esordio della lettera, presa da Facebook:

Come al solito, la comunicazione sembra opera di ciccio-di-nonna-papera, altrimenti non si spiegherebbe perché la missiva sia inviata p.c. al ‘Consiglio di amministrazione del CNGeGL’ cioè al ‘Consiglio di amministrazione del Consiglio Nazionale Geometri e G.L.’, organo che notoriamente non esiste.

Dice: ma stai a guardà ‘r capello? eh sì: perché dalla imprecisione anche formale si può rilevare lo stato di confusione e di agitazione di chi scrive (e del livello della gente che ha intorno).

L’esordio è chiarissimo: ma perché voi presidenti non vi fate i cazzi vostri?

E’ veramente curioso che Paperino, dopo essersi fatto i cazzi di tutti quanti con una spregiudicata campagna acquisti in occasione delle elezioni del CNGeGL, ora faccia la predica ai presidenti; evidentemente crede – come in un delirio di onnipotenza – di poter fare, lui e solo lui, quel che più gli aggrada e quindi impartire lezioni a tutti.

Forse gli è sfuggito che i presidenti gli hanno scritto per esprimere la preoccupazione e lo sconcerto degli iscritti di fronte alle ultime iniziative della Cassa; e forse gli è anche sfuggito che questa situazione esiste anche in tanti altri Collegi, ben più numerosi di quelli che hanno scritto.

Iniziative così condivise e così vantaggiose per la categoria che ben 70 delegati su 148 presenti allo scorso comitato hanno rifiutato di approvarle: allora, di che sta cianciando Diego Buono?

I punti, com’è noto, sono due: l’aumento del contributo soggettivo dal 15 al 18% e il riversamento di una parte del contributo integrativo nel montante contributivo individuale; si omette però di dire che questa seconda iniziativa sarebbe entrata in vigore più avanti, e solo se la situazione lo avesse permesso (e ancora stamo a parlà de gnente).

Passiamo quindi a pagina 2

La favola continua dicendo che quel 70% di iscritti che non avranno aggravio dall’aumento del soggettivo (perché sotto soglia) beneficeranno comunque di un aumento del montante contributivo di almeno 329 euro all’anno, mentre l’altro 30% – cioè quello che pagherà – si troverà il montante aumentato di circa 4 euro per ogni euro versato in più ‘incrementando mediamente, in tal modo, le pensioni del 33%‘.

Queste non sono affermazioni false, ma profondamente ingannevoli: ammesso che effettivamente le cose vadano come dice Paperino, i nostri esperti ci dicono che l’aumento del montante contributivo ‘gratuito’, cioè i 329 euro all’anno, attualizzato corrisponderebbe ad un aumento della pensione mensile di poco più di 1 euro! diconsi euro UNO al mese.

Per quanto riguarda i ‘paganti’ invece l’affermazione è ancora più subdola: esaminiamo l’ipotesi di un geometra con un reddito di 30.000 euro, cioè ben superiore alla media; l’aumento dal 15 al 18% del contributo soggettivo equivale a una maggiorazione di 900 euro che corrisponderebbe ad un aumento netto del montante contributivo individuale di circa 2.600 € (3.500 – 900); e quindi ad un aumento della pensione attualizzata di circa 10 euro mensili, diconsi euro DIECI al mese.

Capito? ti pago 900 euro all’anno in più per avere una pensione più alta di 10 euro al mese: un affarone!

Questa è infine pagina 3

dove si finisce di ‘dare i numeri’ nel senso proprio del termine.

Paperino stima che l’aumento del soggettivo porterà 30 milioni nelle casse della Cassa (ah ah) e che destinare parte dell’integrativo a montante contributivo ‘restituirà’ 50 milioni ‘oltre ai “30 milioni di soggettivo versato poiché destinati interamente al montante contributivo…” con un saldo passivo di 50 milioni.

Ma che cazzo sta dicendo? i 30 milioni di soggettivo versati in più è evidente che vanno al montante contributivo, così come tutto il resto del contributo soggettivo, e quindi il saldo passivo per la Cassa non è di 50 milioni come scrive nella riga sotto, ma solo di 50 – 30 = 20 milioni.

Ci chiediamo però perché si debba fare tutto ‘sto bordello per erogare questa miseria (indecente) di maggiorazione quando uno andrà in pensione: al riguardo abbiamo un suggerimento semplice semplice che giriamo alla Cassa gratuitamente (a differenza dei consulenti che sono lautamente compensati).

Lasciate tutto com’è: non aumentate il soggettivo e usate l’integrativo come è stato fino ad ora; la Cassa non si priva di quei venti milioni che potrebbero servirle e si evita di andare in tasca ai soliti paganti.

Sì, perché questo aumento lo pagheranno solo i soliti coglioni onesti, quelli che non si vantano di essere grandi morosi e che credono nel valore positivo della previdenza, e non la subiscono come una ‘intollerabile prevaricazione’ salvo poi, alle soglie della pensione, cominciare a strepitare sul loro diritto a riceverla, e che sia ovviamente adeguata!

Questo argomento ci da l’occasione di chiarire a tutti quanto segue:

ilgeometra su wordpress.com è un piccolo gruppo, variabile e variato nel tempo, di geometri liberi professionisti da sempre e tuttora attivi (e in regola col DURC) orgogliosi di appartenere alla categoria ma indignati per il modo in cui essa viene gestita dagli organi nazionali e anche da molti organi locali;

ilgeometra su wordpress.com ha cominciato con questo blog a diffondere notizie sconosciute ai più – con l’intento di aprire gli occhi ai geometri sulle storture degli organi di governo della categoria –  dall’anno 2013, ben prima che nascessero sia Geomobilitati che Geometriè, associazioni con cui non ha rapporti di alcun tipo; non si identifica con correnti di potere passate, presenti o future e non propugna programmi elettorali, assistendo però con favore al sorgere di iniziative di impegno di soggetti nuovi che possano correggere queste storture.

Ciò detto, la parola è ai delegati, che hanno una grande responsabilità ma anche un grande potere: perché avvallare questa miserabile questua che colpirà i soliti onesti anziché approfittarne per mandare a casa tutti questi cialtroni?

Trasformate il 13 dicembre in una occasione di rifondazione.

Siate coraggiosi.

 

Je so’ pazzo, je so’ pazzo
e vogl’essere chi vogl’io ascite fore d’a casa mia.
Je so’ pazzo je so’ pazzo
c’ho il popolo che mi aspetta
e scusate vado di fretta…
PINO DANIELE r.i.p.

dicembre 11, 2018

Comprereste una macchina usata da uno di questi?

Filed under: Uncategorized — ilgeometra @ 8:29 am

Diego Buono

 

Renato Ferrari

 

Antonio Aversa

 

Carmelo Garofalo

 

Ilario Tesio

 

Cristiano Cremoli

 

Carlo Cecchetelli

Dei ‘vecchi’ consiglieri manca Francesco Di Leo (non abbiamo trovato una sua foto); mancano anche i ‘nuovi’ consiglieri Gianni Bruni, Massimo Magli e Vincenzo Paviato (non le abbiamo cercate, ci eravamo già scocciati).

Older Posts »

Crea un sito o un blog gratuito su WordPress.com.