Inauguriamo una nuova rubrica: figure di palta.
In questi giorni su internet è apparsa una intervista a Ringhio nella quale, con grande enfasi, si parla dell’araba fenice: la laurea del geometra.
Per i distratti o i nuovi lettori (le statistiche dicono che siete in aumento) ricordiamo che questo era il primo e più importante punto del programma elettorale di Ringhio e soci, su cui in questo blog ci siamo già espressi:
- il 20 aprile 2013, ricordando che …fare la c.d. laurea del geometra negli Istituti tecnologici C.A.T., che è una bella idea nuova di zecca – lo diceva già Morocutti 20 anni fa sulla falsariga delle Hochfachschule – ma soprattutto è infattibile perché li ha tutti contrari: Istituti C.A.T., I.T.S. e Università.
- il 6 dicembre 2013, ricordando quanto Ringhio aveva detto ai delegati Cassa: …quanto alla laurea del Geometra non è stato ripetuto che si dovrà fare presso il fantomatico Istituto Tecnico Superiore Tecnologico Costruzioni Ambiente Territorio (ITSTCAT – punto 1 del programma elettorale) ma si è detto che il corso triennale dovrà comprendere l’abilitazione professionale e tutte le specializzazioni e anche che tale corso non avrà altro accesso che dall’Istituto per Geometri e non consentirà deviazioni; a questo punto lo potremo chiamare corso ISTiCATz!
- il 10 gennaio 2014, ricordando che Ringhio aveva detto ai Presidenti: …che il percorso scolastico del futuro deve diventare abilitante, attraverso l’ISTiCATz
Nella lunga intervista di Ediltecnico.it si dice:
Maurizio Savoncelli. Il nodo per riformare il quadro delle competenze professionali è quello di rapportarle al percorso scolastico e universitario seguito. In questo senso come CNGeGL stiamo portando avanti un progetto di laurea triennale dedicata specificatamente ai Geometri. Mauro Ferrarini. Le lauree triennali non sono state propriamente un successo … Maurizio Savoncelli. Si tratta di un corso universitario focalizzato sulle competenze specifiche del geometra e fortemente professionalizzante. Un percorso di specializzazione propedeutico all’esercizio della professione al quale si potrà accedere dopo il conseguimento del diploma, da svolgersi all’interno dell’Istituto tecnico di provenienza e in prosecuzione verticale con l’istruzione secondaria di secondo grado (l’attuale CAT). Mauro Ferrarini. E quando partirà? Maurizio Savoncelli. Il nostro obiettivo – necessariamente ambizioso, trattandosi di istruzione – è di rendere operativa la riforma a partire dall’anno accademico 2015/2016. In tal modo sarà possibile consentire l’accesso al percorso che ho descritto già ai ragazzi che nell’anno scolastico 2014/2015 per primi si diplomeranno in Costruzione, Ambiente e Territorio (il titolo di geometra dopo il quinquennio viene meno), aprendo la strada ad una generazione che non vuole identificarsi né con gli architetti, né con gli ingegneri, ma esclusivamente con la propria professione: importante, specifica, riconoscibile, unica.Abbiamo già detto che non crediamo neppure per un attimo alla pratica realizzabilità di questo progetto, che è solo fumo negli occhi della categoria e della gente: basta pensare che non esiste laurea fuori dall’università.
A quanto poi ci dicono i nostri informatori al Miur praticamente nessuno sa nulla dell’iniziativa del Consiglio Nazionale Giuggioloni (naturalmente non si può escludere che nel cassetto di un qualche dirigente amico di Ringhio & co. stia dormendo un “libro dei sogni”).
Naturalmente Ringhio ha buon gioco a raccontare queste cose potendo così tranquillizzare i suoi sostenitori in buona fede, mentre a quelli in mala fede non frega assolutamente nulla.
Il vero problema, come ci ha fatto notare più d’uno, è che continuando a delegittimare il corso CAT (…il titolo di geometra dopo il quinquennio viene meno) – corso in cui la normativa dispone la confluenza del “vecchio” corso di geometra – si mette in difficoltà la scuola, gli studenti e quindi la professione, la previdenza ecc. (chissà cosa ne pensa il suo padrone Napolino?).
Comunque, poco male: se questa iniziativa è vera e reale e dovrebbe essere addirittura operativa …a partire dall’anno accademico 2015/2016 (cioè domattina!) significa che è ormai pronta; al massimo mancherà qualche passaggio parlamentare (!); e allora perché il buon Ringhio non scopre le carte e dimostra che non sono solo chiacchiere lisergiche?