ilgeometra

luglio 31, 2014

Figure di palta

Filed under: Uncategorized — ilgeometra @ 9:48 am

Inauguriamo una nuova rubrica: figure di palta.

In questi giorni su internet è apparsa una intervista a Ringhio nella quale, con grande enfasi, si parla dell’araba fenice: la laurea del geometra.

Per i distratti o i nuovi lettori (le statistiche dicono che siete in aumento) ricordiamo che questo era il primo e più importante punto del programma elettorale di Ringhio e soci, su cui in questo blog ci siamo già espressi:

  • il 20 aprile 2013, ricordando che …fare la c.d. laurea del geometra negli Istituti tecnologici C.A.T., che è una bella idea nuova di zecca – lo diceva già Morocutti 20 anni fa sulla falsariga delle Hochfachschule – ma soprattutto è infattibile perché li ha tutti contrari: Istituti C.A.T., I.T.S. e Università.
  • il 6 dicembre 2013, ricordando quanto Ringhio aveva detto ai delegati Cassa: …quanto alla laurea del Geometra non è stato ripetuto che si dovrà fare presso il fantomatico Istituto Tecnico Superiore Tecnologico Costruzioni Ambiente Territorio (ITSTCAT – punto 1 del programma elettorale) ma si è detto che il corso triennale dovrà comprendere l’abilitazione professionale e tutte le specializzazioni e anche che tale corso non avrà altro accesso che dall’Istituto per Geometri e non consentirà deviazioni; a questo punto lo potremo chiamare corso ISTiCATz!
  • il 10 gennaio 2014, ricordando che Ringhio aveva detto ai Presidenti: …che il percorso scolastico del futuro deve diventare abilitante, attraverso l’ISTiCATz

Nella lunga intervista di Ediltecnico.it  si dice:

Maurizio Savoncelli. Il nodo per riformare il quadro delle competenze professionali è quello di rapportarle al percorso scolastico e universitario seguito. In questo senso come CNGeGL stiamo portando avanti un progetto di laurea triennale dedicata specificatamente ai Geometri.
Mauro Ferrarini. Le lauree triennali non sono state propriamente un successo …
Maurizio Savoncelli. Si tratta di un corso universitario focalizzato sulle competenze specifiche del geometra e fortemente professionalizzante. Un percorso di specializzazione propedeutico all’esercizio della professione al quale si potrà accedere dopo il conseguimento del diploma, da svolgersi all’interno dell’Istituto tecnico di provenienza e in prosecuzione verticale con l’istruzione secondaria di secondo grado (l’attuale CAT).
Mauro Ferrarini. E quando partirà?
Maurizio Savoncelli. Il nostro obiettivo – necessariamente ambizioso, trattandosi di istruzione – è di rendere operativa la riforma a partire dall’anno accademico 2015/2016. In tal modo sarà possibile consentire l’accesso al percorso che ho descritto già ai ragazzi che nell’anno scolastico 2014/2015 per primi si diplomeranno in Costruzione, Ambiente e Territorio (il titolo di geometra dopo il quinquennio viene meno), aprendo la strada ad una generazione che non vuole identificarsi né con gli architetti, né con gli ingegneri, ma esclusivamente con la propria professione: importante, specifica, riconoscibile, unica.

Abbiamo già detto che non crediamo neppure per un attimo alla pratica realizzabilità di questo progetto, che è solo fumo negli occhi della categoria e della gente: basta pensare che non esiste laurea fuori dall’università.

A quanto poi ci dicono i nostri informatori al Miur praticamente nessuno sa nulla dell’iniziativa del Consiglio Nazionale Giuggioloni (naturalmente non si può escludere che nel cassetto di un qualche dirigente amico di Ringhio & co. stia dormendo un “libro dei sogni”).

Naturalmente Ringhio ha buon gioco a raccontare queste cose potendo così tranquillizzare i suoi sostenitori in buona fede, mentre a quelli in mala fede non frega assolutamente nulla.

Il vero problema, come ci ha fatto notare più d’uno, è che continuando a delegittimare il corso CAT (…il titolo di geometra dopo il quinquennio viene meno) – corso in cui la normativa dispone la confluenza del “vecchio” corso di geometra – si mette in difficoltà la scuola, gli studenti e quindi la professione, la previdenza ecc. (chissà cosa ne pensa il suo padrone Napolino?).

Comunque, poco male: se questa iniziativa è vera e reale e dovrebbe essere addirittura operativa …a partire dall’anno accademico 2015/2016 (cioè domattina!) significa che è ormai pronta; al massimo mancherà qualche passaggio parlamentare (!); e allora perché il buon Ringhio non scopre le carte e dimostra che non sono solo chiacchiere lisergiche?

 

luglio 23, 2014

Vacanze romane continuano…

Filed under: Uncategorized — ilgeometra @ 7:58 am

Com’è dura la vita per i poveri presidenti costretti a andare un’altra volta a Roma, l’otto luglio scorso, a fare… ma a che fare, esattamente?

Secondo programma l’Assemblea dei Presidenti era fissata dalle 15 alle 18, con un ordine del giorno ricco e importante:

  1. Comunicazioni del Presidente
  2. Presentazione nuovo sito istituzionale
  3. Schema di regolamento Assemblea dei Presidenti (esame e approvazione)
  4.  Interventi (il titolo non tragga in inganno, è sempre il vecchio varie ed eventuali)

Al punto 1, Ringhio ha ripetuto le solite cose; degna di nota la considerazione che la bozza di decreto per la composizione delle commissioni censuarie secondo lui è a favore della categoria, ma non si sa perché; tralasciamo i consueti vaneggiamenti sulla laurea del geometra.

Al punto 2, la solita pagliacciata: un consigliere di panna montata che mostra con visibile imbarazzo un paio di foto inanimate di quello che diventerà il portale comune di CNG, Cassa e Fondazione, e che si chiamerà geometriinrete oppure geometrinrete e la presentazione in pratica finisce lì; la platea si chiede perché mai presentare una cosa che non è ancora pronta (e non lo è nemmeno oggi).

Al punto 3 il clou della giornata, cioè il Regolamento dell’Assemblea, dove molti di quelli che hanno letto la bozza  per tempo ne dicono peste e corna e quelli che l’hanno letta solo negli ultimi giorni, pure; Ringhio non nasconde il suo disappunto.

Assai controversa la questione del voto pesante, per cui diversi presidenti si affannano a dire che i 35 collegi più grandi hanno più voti  e quindi in teoria potrebbero imporre la loro volontà agli altri 75 e questo non è democratico.

Considerando però che l’Assemblea dei Presidenti è organo puramente consultivo, e quindi non conta un cacchio, non si capisce perché mai accapigliarsi su questo problema.

Un programma così ridotto non giustificava una bella vacanzina sin dal giorno prima, con cena e Roma by night, e quindi si doveva preparare qualcosa per il mattino: detto fatto Napolino ha preparato lo show, per chiarire ancora una volta chi è il capintesta della baracca e come è bravo lui a risparmiare, a incassare gli insoluti, a scovare gli evasori e a trovare lavoro ai geometri e la sera, prima di andare via, a spazzare il suo ufficio e spegnere le luci.

A margine del circo si rileva ancora in aumento il numero di presidenti che sono anche delegati Cassa: e pensare che una volta c’era qualcuno, oggi insospettabile, che era fieramente contrario al cumulo di cariche.

luglio 21, 2014

Cassa e cassate (quinta puntata)

Filed under: Uncategorized — ilgeometra @ 11:05 am

Trovata geniale quella di Napolino di integrare la Commissione Investimenti con alcuni delegati: il consenso si crea anche e soprattutto dando incarichi e gettoni a destra e a manca, come sanno bene delegati ed ex delegati.

Non avremmo però pensato che fosse necessario fare DUE commissioni distinte, una per Groma e l’altra per Inarcheck, così i delegati diventano dieci e i  contenti raddoppiano: questo, signori, è un vero colpo di genio.

Tempo fa, prima della nomina parlavamo di pecorine, e non vorremmo che qualcuno si offendesse ora che i nomi sono noti: perché qualcuno di questi  pecorina lo è davvero e non da ieri, ma non vorremmo rovinarvi il piacere di giudicare voi stessi:

GROMA

Bellavia – Brescia

Crepaldi – Rieti

Magli – Bologna

Paviato – Rovigo

Tiberini – Asti

INARCHECK

Arrighi – Pisa

Cangianiello – Napoli

Mariucci – Perugia

Ratano – Lecce

Termine – Trapani

 

Che dire? in primo luogo perché mai questi dieci – senza offesa – dovrebbero essere in grado di esprimere un parere motivato sulle offerte di acquisto? quali conoscenze o abilità particolari hanno perché il loro parere valga più di quello di un pinco pallino qualsiasi?

Poi vorremmo fare un pronostico: se ci saranno offerte, la commissione esprimerà parere positivo, quali che siano le offerte medesime: fossimo Napolino venderemmo a tutti i costi il pacco completo, per cancellare le scelte sbagliate; nel caso il pacco completo non sia gradito, venderemmo lo stesso per compensare i denari buttati in SIPEM e, come ormai dicono in molti, anche quelli in  ABITANTI ON LINE.

 

 

luglio 3, 2014

La supplica di Ringhio

Filed under: Uncategorized — ilgeometra @ 9:42 PM

E’ da un po’ che non si scriveva del Consiglio Nazionale Giuggioloni (perché non c’era nulla da dire) ma oggi abbiamo finalmente una notizia anzi una notiziona.

Ringhio ha scritto, pensa te, alla Ministra Guidi sull’argomento POS;

 

Ill.mo Ministro

dal prossimo 30 giugno tutti i professionisti saranno tenuti ad accettare, dai propri clienti, pagamenti con carta di debito, così come previsto dall’art. 9, comma 15-bis D.L. 150/2013, convertito in L. 15/2014

omissis

A seguito di quanto sopra rappresentato, si chiede di voler esentare i geometri ed, in genere, tutti i professionisti dell’area tecnica, dall’utilizzo del POS ovvero, quantomeno, di inserire una soglia di reddito minima, come inizialmente previsto per il periodo di prima applicazione della norma.

Nella consapevolezza che la presente istanza sarà oggetto della massima attenzione, si porgono deferenti ossequi.

 

Fosse semplicemente una tardiva e goffa occasione di inserirsi nel tema, pazienza: meglio tardi che mai, anche se c’è da chiedersi cosa stessero facendo a Piazza Colonna al momento opportuno.

Invece questa lettera  è solo un’occasione per fare una figuraccia: per prima cosa è sbagliata, in quanto il limite del “periodo di prima applicazione della norma” non era riferito al reddito, come scrive Ringhio, ma al fatturato, che è cosa molto diversa, come sanno anche i bambini delle scuole elementari.

Il riferimento poi a tutti “i professionisti dell’area tecnica” è un maldestro tentativo di ergersi a portavoce anche di altre categorie, che sull’argomento invece si erano mosse ben prima del C. N. Giuggioloni e con toni sicuramente più forti e che sicuramente non gli hanno dato nessuna delega al riguardo.

La chiusa è poi un capolavoro di burocratica insipienza: Ringhio ritiene che questa letterina sia una istanza eppure bastava consultare ad esempio Wikipedia per scoprire che in diritto l’istanza è l’atto giuridico con il quale un privato chiede ad un organo pubblico di avviare un procedimento; in poche parole quando io formulo un’istanza chiedo qualcosa ad un organo che quella cosa ha il potere di farla.

Ma il Ministro Guidi, caro Presidente Ringhio, non ha il potere di cambiare una norma di legge e quindi se questa penosa letterina non è un’istanza, cosa sarà mai?

Secondo molti che l’hanno letta è una furbata venuta male; veramente la maggior parte ha usato un altro termine, che pensandoci un po’ su i nostri affezionati lettori sicuramente intuiranno.

luglio 2, 2014

Cassa e cassate (quarta puntata)

Filed under: Uncategorized — ilgeometra @ 2:18 PM

Siamo in grande ritardo: un po’ perché  le confidenze arrivano col contagocce e  dobbiamo cercare di controllarle e un po’ perché dobbiamo anche lavorare, visto che non abbiamo le laute prebende dei cassieri.

A proposito di laute prebende, pare che un componente del cda abbia confessato che se non potesse contare sulle relative indennità non saprebbe come sbarcare il lunario: ah, come lo capiamo! Lavorare è duro e incassare ancora di più; meglio stare col sedere al caldo (o al fresco, dipende dalla stagione) a Palazzo Corrodi.

Qualche giorno prima del Comitato di maggio il presidente del Collegio di Teramo, Sacripante, ha scritto una lettera a tutti i Delegati e a tutti i Presidenti di Collegio in cui proponeva molte cose, alcune probabilmente infattibili ma altre sicuramente interessanti, come la drastica riduzione delle spese per gli organi istituzionali, del numero dei componenti e dei mandati (massimo 2)  e la possibilità di monitorare sul sito della Cassa i compensi e rimborsi a vario titolo percepiti dai singoli componenti degli organi istituzionali.

Naturalmente ci scappa da ridere: figurarsi se Napolino e i suoi fratelli sono disposti a ufficializzare oltre ai compensi che sono, a quanto gli esperti ci riferiscono, l’unico dato pubblico, le varie indennità e gettoni percepite per le attività istituzionali.

Qualcuno ritiene che così l’importo di base raddoppia o addirittura triplica; per non parlare di quanto incassano coloro che siedono nei  consigli di amministrazione di varie società in rappresentanza della Cassa.

Il punto non è però etico (anche se gli amministratori di Cassa Nostra sono fra i meglio pagati fra le Casse privatizzate) ma è che guadagnare troppo facilmente il denaro può far perdere di vista gli obbiettivi e le proporzioni: a uno che fra una cosa e l’altra porta a casa alcune centinaia di migliaia di euro l’anno cosa interessa spendere due milioni o due milioni e mezzo di euro (soldi degli iscritti) per una iniziativa fallita?

Naturalmente parliamo di SIPEM per cui i delegati e forse anche i sindaci, se avessero un po’ di palle, chiederebbero un resoconto dettagliato per vederci un po’ più chiaro: perché un conto è mancare l’obbiettivo spendendo cifre adeguate, e un altro è toppare lo stesso ma spendendo molto ma molto di più del dovuto, come sussurrano da tempo diversi addetti ai lavori: possibile che questa necessità di chiarezza non sia avvertita da nessuno?

(continua)

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